MERCATO GAS – PSV
Il mercato del gas mondiale è rimasto in tensione per tutto il mese di aprile, con temperature stabilmente al di sotto della media in Europa e un significativo incremento della domanda asiatica per iniezione in stoccaggio.
I livelli delle scorte europee sono decisamente più bassi di quelli dei precedenti due anni, ma sostanzialmente in linea con la media degli anni precedenti. 2020 e 2019 hanno infatti visto un ingente accumulo di scorte legato al crollo della domanda e ad arrivi molto abbondanti di GNL.
Nell’ipotesi di un fisiologico innalzamento delle temperature e di una conseguente normalizzazione della domanda, la tensione sul mercato spot dovrebbe allentarsi e portare ad un allentamento di quella sul mercato dei futures. Il movimento di questi ultimi è infatti stato decisamente meno significativo di quello visto sul mercato a breve, con il PSV Cal22 che in aprile è salito del 4% a fronte di un rialzo del PSV DA superiore al 20%.
La curva in backwardation vede inoltre un valore medio per il mese di aprile del Cal23 inferiore a 18 €/MWh contro un Cal22 oltre i 19 €/MWh.
Restiamo quindi dell’idea che prima dell’estate il Cal22 possa perdere terreno, mettendo a segno una correzione dell’ordine del 5% prima di riprendere a gradualmente verso il target a fine anno in prossimità dei 20 €/MWh.
MERCATO POWER
Il mercato elettrico si è mosso al rialzo coerentemente con quello del gas e con l’ETS CO2, con la correlazione tra PSV Cal22 e Cal22 BL che dallo scorso settembre a oggi è superiore al 95%, mentre tra Cal22 e CO2 è superiore al 99%.
Anche per il mercato elettrico la variazione positiva dello spot è stata molto più ampia di quella dei prodotti a termine, con il PUN medio per aprile a oggi oltre il 15% al di sopra della media di marzo e della media mensile del Cal22 inferiore al 5%. Come per il mercato gas, la curva è inoltre in backwardation, con un time spread Cal23-Cal22 prossimo a -3 €/MWh. Aspettandoci una correzione del mercato gas nel corso dei mesi primaverili, riteniamo che anche il movimento rialzista dei prezzi forward su mercato elettrico possa fare una pausa. Una correzione dell’ordine del 5% nel corso del mese di maggio non altererebbe il movimento ascendente di fondo supportato da aspettative di una progressiva ripresa economica e della domanda, già, almeno in parte, scontate nei prezzi correnti.